Non potevamo rimanere indifferenti. C’è qualcosa che va al di la della solidarietà.
Dobbiamo fare di più di ciò che abbiamo fatto già individualmente con le grandi reti di solidarietà, dall’UNICEF, alla Croce Rossa, dal Corriere della sera e TGla 7 alla Caritas.
La Presidente Rossella Sinisi e la componente artistica della nostra Associazione 7+1 Ottavo Colle, con il contributo del Gruppo Ceramica del Centro Sociale “I Granai di Nerva” hanno deciso ed in quattro e quattro otto hanno promosso l’iniziativa del 2 e 3 aprile dalle 10 del mattino alle 20 di sera al Centro Commerciale i Granai di Nerva, nel nostro quartiere in via Mario Rigamonti, 100.
Una grande gara di solidarietà a favore delle mamme e dei bimbi ucraini, sostenendo l’impegno della Comunità di S. Egidio e della rete solidale del nostro Municipio Ottavo, vendendo le preziose ceramiche che le nostre artiste realizzano e devolvendo l’intero ricavato alle mamme ed ai bimbi che scappano dalla guerra sperando nella sopravvivenza ed in un futuro di pace. Centonove passeggini vuoti, come i bambini uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina, secondo le stime della Procura generale di Kiev. Questa la silenziosa protesta che è stata organizzata dai cittadini di Leopoli nella piazza del mercato, piazza Rynok. La foto apparsa su twitter da parte del Ministero degli Esteri ucraino.
I passeggini, disposti uno accanto all’altro su sei file, sono stati posizionati in piazza Rynok a Leopoli davanti al Media Center che accoglie giornalisti da tutto il mondo, perché il mondo sappia delle atrocità della guerra. Per dire basta al conflitto, i cittadini hanno inoltre fissato in piazza tre cartelloni per raccontare la tragedia della popolazione ucraina, ricordando anche il bombardamento al teatro di Mariupol.
Andriy Sadovyi, sindaco della città ucraina di Leopoli, si è poi appellato “agli adulti di tutto il mondo”. “Proteggete i bambini ucraini – scrive il primo cittadino – e date loro un futuro. Intanto mentre i cittadini organizzavano la protesta silenziosa con i passeggini vuoti nella piazza del mercato, a Leopoli sono continuati e continuano i bombardamenti e l’Ucraina è sotto un folle attacco scellerato di Putin. Noi come donne, madri, volontarie impegnate nell’attività socio-culturale del nostro quartiere, sostenitrici convinte dei principi di libertà ed autodeterminazione dei popoli,
della pace e della solidarietà in Europa e fra le nazioni, ci battiamo e siamo al fianco del popolo ucraino perché i sorrisi dei bimbi
tornino a passeggio nelle loro carrozzine, liberi nel loro paese.
Grazia Labate