L’Assessore regionale Alessio D’Amato ha presentato il primo marzo, gli interventi da realizzare sul territorio della Asl Roma2 grazie ai fondi del PNRR: Case della Comunità, Centrali Operative Territoriali e Ospedali di Comunità
7 Centrali operative territoriali, 23 Case della Comunità, 4 Ospedali di comunità, adeguamento sismico degli ospedali e rafforzamento tecnologico della rete ospedaliera con l’acquisto di 18 nuove apparecchiature di ultima generazione. Questo, in sintesi, il piano di riorganizzazione che sarà finanziato dalla Regione Lazio con 78.045.251,51 milioni di euro pianificati per i primi investimenti del PNRR e del piano nazionale investimenti complementari al PNRR nella Asl Roma 2 La sanità laziale vede impegnati 700 milioni di euro fino al 2026.
GLI INTERVENTI E I FONDI DEL PNRR
Tra i principali interventi sul nostro territorio: quattro ospedali di Comunità, a Pietralata, a Torre Spaccata, a Casale de Merode e a Tor Vergata. Importante anche la nuova casa di Comunità a Villa Tiburtina – Casal dè Pazzi. “I finanziamenti previsti dal PNRR rappresentano una grande sfida che permetterà di aprire una stagione di grandi investimenti imprimendo una spinta importante per ridurre le diseguaglianze e migliorare i livelli di cura attraverso una vera e propria rivoluzione “digitale” ha commentato l’Assessore D’Amato. “In questo periodo abbiamo meglio compreso come avvicinarci ai bisogni sanitari e sociosanitari delle persone fragili e non, evidenziando i punti nevralgici sui quali intervenire, anche grazie alle nuove tecnologie. Queste risorse economiche permetteranno di implementare modalità e procedure e di introdurre innovazioni improntate ai prossimi scenari futuri” spiega Giorgio Casati direttore generale della Asl Roma2.
LE NUOVE STRUTTURE
Sono tre le tipologie di strutture che verranno realizzate sul territorio grazie a questi fondi. Le Case della Comunità sono strutture sanitarie territoriali, promotrici di un modello di intervento multidisciplinare (come le Case della Salute). Il cittadino può trovare tutti i servizi sanitari di base, il Medico di Medicina Generale e il Pediatria, gli specialisti ambulatoriali e altri professionisti (logopedisti, fisioterapisti, tecnici della riabilitazione). Le Centrali Operative territoriali (COT) sono hub tecnologicamente avanzati per la presa in carico del cittadino e per il raccordo tra servizi e soggetti coinvolti nel processo assistenziale: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e della rete di emergenza-urgenza. Infine gli Ospedali di Comunità sono strutture sanitarie della rete territoriale a ricovero breve e destinati a pazienti che necessitano interventi sanitari a bassa intensità clinica. Sono strutture intermedie tra la rete territoriale e l’ospedale, di norma dotati di 20 posti letto (max. 40 posti letto) e a gestione prevalentemente infermieristica.
*La foto è stata tratta dal giornale on line Urloweb